sabato 19 gennaio 2013

San Salvi: lo sgombero forzato dei GIRASOLI



      

Dai quotidiani locali di questi giorni apprendiamo che l’ASL fiorentina ha sgomberato i Girasoli, residenza socio sanitaria per pazienti psichiatrici. Le è così riuscita l’operazione che aveva tentato l’anno scorso con la RSA Le Civette, lì in parte fallita per l’opposizione dei parenti, degli operatori e degli stessi ospiti.
         L’Azienda infatti tende a “liberare” gli edifici dai pazienti, per rendere più appetibile ai privati l’acquisto dell’area di San Salvi.
         Le Civette risultano essere una struttura d’eccellenza, per essa l’ASL ha speso soldi pubblici con ottimi risultati. Ha abbandonato invece al progressivo degrado i Girasoli. La responsabilità delle loro condizioni indecenti non ricade certo né sui pazienti né sugli operatori, ma su chi doveva curarne la manutenzione, con spese certamente minori quando il deterioramento strutturale era agli inizi: cioè sulla dirigenza ASL (nel recente passato l’ing. Marroni, quando era assessore alla Sanità regionale Rossi e presidente della Regione Martini; attualmente Marroni è stato promosso ad assessore alla Sanità e Rossi a presidente della Regione…….. ).
         La deportazione dei degenti è avvenuta in modi che non è eccessivo definire barbari: da un giorno all’altro, senza alcuna preparazione né tanto meno partecipazione degli interessati né dei lavoratori della cooperativa lì occupati. Non c’è stato alcun progetto che implichi cura, rispetto o semplicemente attenzione per pazienti il cui delicato equilibrio è molto legato alla relazione stabile con gli operatori che li assistono, con i compagni, con l’ambiente che li accoglie.  Alcuni abitavano lì da una ventina d’anni! Per loro non è valso quel “principio di territorialità” con cui Marroni aveva difeso l’acquisto da parte dell’ASL di Villa Iris – costato 3 milioni più 1 di ristrutturazione – per sistemarvi 9 pazienti 9,  principio per cui non potevano essere spostati dal territorio dove si erano integrati. Si ricorda che su Villa Iris così come sulla struttura acquistata nel 2010 in via Ponte di Mezzo per lo spostamento dei Girasoli, è in corso un’indagine della Procura della Repubblica.
         I “residenti” ai Girasoli  sono stati divisi e sbattuti parte all’Antella, parte al Guarlone, perdendo i loro riferimenti strutturali, ambientali  e, in parte, le relazioni fra loro e con gli operatori che conoscevano da anni.
         Ma perché scandalizzarsi o indignarsi? La A di A.S.L. significa Azienda, e un’azienda ha ben altre priorità che i bisogni e la cura dei cittadini. Fino a quando?

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